Nel 1856, Cézanne s’iscrive alla scuola di disegno di Aix, diretta da Joseph Marc Gibert. Due anni più tardi, ottiene il secondo premio in disegno.
Zola si stabilisce a Parigi con sua madre. I due giovani si scrivono regolarmente. Émile esorta Paul a raggiungerlo. Cézanne, innamorato, confida le sue speranze all’amico: “Se lei non mi odiasse, potremmo venire assieme a Parigi. Li sarei artista, saremmo felici. Vedo in sogno delle tele e un atelier al quarto piano”.
Il severo Louis Auguste Cézanne ha ben altre ambizioni per suo figlio: la magistratura. Notaio, magistrato, banchiere, ecco dei bei mestieri per Paul. Il figlio è remissivo, subirà tutta la vita senza protestare le vessazioni plurime di suo padre: si iscrive alla facoltà di legge. Egli però è anche ostinato, e la pittura è la sola cosa che rifiuterà tutta la vita di sacrificare. La madre, donna dal cuore tenero, dotata di un temperamento d'artista, lo sostiene.
Quando nel 1859 Louis Auguste, i cui affari prosperano, acquista il Jas de Bouffan, una proprietà situata a due chilometri da Aix, Paul riesce a convincere suo padre a lasciargli decorare il salone. Vi dipingerà un’allegoria delle Quattro Stagioni che è la sua prima grande opera. L’anno seguente, Paul decide di abbandonare gli studi di diritto per seguire la sua vocazione d’artista. Per far ciò, come ogni provinciale dell’epoca deve “salire” a Parigi. Ci vorranno lunghi mesi di trattative per ottenere l’assenso paterno. La partenza per la capitale ha finalmente luogo nel mese di maggio del 1861.